Chi siamo
La mission
Il modo migliore per descrivere un racconto è raccontarlo. […]. Il modo di descrivere una storia, a sé stessi o al mondo, consiste nel raccontare quella storia.
Neil Gaiman, Cose Fragili
La Fattoria della Carità opera all’interno della cooperativa sociale Servizi per l’Accoglienza, afferente alla Caritas Cremonese. La cooperativa gestisce altre cinque strutture di accoglienza, ciascuna rivolta a target differenti. Servizi per l’Accoglienza si occupa di tutela delle fasce sociali deboli e affronta prevalentemente situazioni di fragilità e disagio. All’interno della rete dei servizi rivolti ai minori, Fattoria della Carità si propone come soggetto attivo e collaborativo disposto al confronto con altre realtà simili – ritenendo irrinunciabile la predisposizione al lavoro di rete. L’obiettivo è quello di offrire al territorio una risposta ad alcune delle domande che emergono dai bisogni del complesso mondo dell’educazione, in particolare da parte di quei soggetti che si trovano a vivere in assenza di una rete familiare di riferimento che li sostenga negli anni che precedono la maggiore età.
L’idea di educazione che guida il lavoro della struttura è quella di un processo di sviluppo, crescita e cambiamento costante che caratterizza tutta la vita umana. Ciascun individuo è protagonista del suo percorso di crescita e cambiamento.
La vision
I principi guida del nostro agire educativo sono:
• intenzionalità
• progettazione
• personalizzazione
Il termine intenzionalità può essere riferito sia all’educando, inteso come soggetto in formazione e quindi a tutti gli individui, sia alla specificità propria del modo di lavorare dell’educatore. Parlare di intenzionalità del soggetto significa riferirsi al suo modo di rapportarsi con il mondo, alla relazione circolare all’interno della quale soggetto e oggetto, se separati o posti in antitesi, perdono significato.
Dal punto di vista dell’educatore invece, il termine intenzionalità richiama «un’azione mirante a un fine cosciente e deliberato 1 ». Tale significato si avvicina a quello di “avere intenzione”.
La progettazione è intesa come logica d’azione che guida l’equipe educativa nella totalità del lavoro in comunità. È «il costruire uno spazio di vita sensato, attraverso una continua apertura creativa alla vita e alle sue possibilità» 2 . Il carattere della progettualità è così importante da diventare quasi fondativo dell’esperienza educativa comunitaria. Per personalizzazione intendiamo l’attenzione continua a considerare il soggetto educando come un individuo unico, portatore di una storia particolare e detentore di peculiarità che lo rendono diverso da tutti gli altri. Tale attenzione ci impegna, come educatori, a vivere la relazione tenendo ben presente che l’esistenza di ciascun ragazzo è attraversata da uno speciale sguardo sul mondo, non paragonabile e non riproducibile. La consapevolezza dell’unicità di chi abbiamo di fronte impone un rigoroso lavoro di adattamento di ogni intervento in base alle caratteristiche di ciascun ragazzo. Solo caratterizzando i progetti dei singoli crediamo di poter andare incontro ai diversi bisogni che gli utenti manifestano.
Tali principi sono perseguiti attraverso:
- la cura della persona in tutte le sue dimensioni
- l’attenzione alla quotidianità
- la collaborazione tra colleghi
- la collaborazione tra servizi